“Alienazione parentale”? conversazione fra avvocati, psicologi ed esperti del bambino
Il 26 maggio l’avv. Marco Sala e l’avv. Carola Moretti condurranno un incontro online del format “Family Law Lunch”, con il contributo della psicologa-psicoterapeuta Sara Zandali e della pedagogista Elisa Da Rin. Partendo dalla recente ordinanza della Cassazione (n. 9691/2022) durante l’incontro si cercherà di fare il punto sullo…
I 4 valori della WCIW e la Pratica Collaborativa – 4/Mentorship
La MENTORSHIP è il quarto valore condiviso della WCIW, Settimana Mondiale della Creatività e dell’Innovazione (15-21 aprile), promossa dalle Nazioni Unite. Il termine mentorship (difficilmente traducibile in italiano con una parola che ne comprenda l’ampiezza di significati) fa riferimento ad un rapporto di sviluppo personale in…
I 4 valori della WCIW e la Pratica Collaborativa – 3/Empowerment
L’EMPOWERMENT è il terzo valore condiviso della WCIW, Settimana Mondiale della Creatività e dell’Innovazione (15-21 aprile), promossa dalle Nazioni Unite. Empowerment indica un processo di crescita, dell’individuo e del gruppo, basato sull’aumento dell’autostima, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione: implica la capacità di prendere decisioni e di assumersi la responsabilità delle…
I 4 valori della WCIW e la Pratica Collaborativa – 2/Empathy
L’EMPATIA è il secondo valore condiviso della WCIW, Settimana Mondiale della Creatività e dell’Innovazione (15-21 aprile), promossa dalle Nazioni Unite. L’empatia – ossia la capacità di mettersi nella prospettiva degli altri, di percepire e riconoscere le loro emozioni, e così di connettersi emotivamente – è una delle competenze…
I 4 valori della WCIW e la Pratica Collaborativa – 1/Collaboration
La COLLABORAZIONE è il primo valore condiviso della WCIW, World Creativity & Innovation Week, promossa dalle #Nazioni Unite, che quest’anno ha proprio come tema la Collaborazione. La collaborazione (dal latino tardo “collaborare”, lavorare insieme) è anche uno dei valori chiave della Pratica Collaborativa. Lavorare insieme,…
Sei qualità di un buon mediatore: 6 – fiducia
Il mediatore, con il proprio comportamento integro, trasparente ed equilibrato, può ottenere la fiducia delle parti e degli avvocati: fiducia nel mediatore, ma anche nel procedimento, che costituisce un “contenitore” sicuro e riservato in cui le parti possono sentirsi accolte ed ascoltate, interagire fra loro…
La Pratica Collaborativa – lezione al corso ADR di Unimib
L’11 aprile l’avv. Marco Sala e l’avv. Cristina Menichino terranno una lezione sulla pratica collaborativa agli studenti del corso di ADR dell’università di Milano Bicocca.
Sei qualità di un buon mediatore: 5 – assenza di giudizio
Il mediatore deve sapere stare nel conflitto accogliendo i punti di vista e le emozioni di tutte le parti, e degli avvocati, in modo aperto e senza giudizio. Il mediatore non è un giudice, non ha alcun potere decisionale; il suo compito è accompagnare e…
Sei qualità di un buon mediatore: 4 – equivicinanza
E’ essenziale che il mediatore assuma una posizione neutrale e imparziale rispetto alle parti: ciò favorisce la creazione di uno “spazio sicuro” in cui le parti possano trovare ascolto e confrontarsi. Per descrivere questa qualità del mediatore ritengo molto appropriato il termine “equivicinanza” – da tempo…
Sei qualità di un buon mediatore: 3 – pazienza
Un’altra qualità del mediatore che ritengo importante è la pazienza. La pazienza può significare in questo caso: essere presente “qui e ora” senza avere fretta, non avere aspettative su quello che le parti o gli avvocati faranno o diranno, rispettare i tempi soggettivi di tutti…
Sei qualità di un buon mediatore: 2 – ascolto
Un’altra qualità fondamentale del mediatore è l’ascolto. L’ascolto è capacità di comprendere il contenuto e la forma della comunicazione altrui: cosa viene detto, ma anche come viene detto, considerando il tono di voce, la postura, la comunicazione non verbale. L’ascolto del mediatore deve essere attivo…
Sei qualità di un buon mediatore: 1 – presenza
Ho indicato come prima qualità di un buon mediatore la “presenza”. Il mediatore, anzitutto, deve essere presente, “esserci”: ciò include la capacità di “stare nel conflitto” e di garantire, con la presenza, uno spazio e un tempo in cui le parti, e gli avvocati, possano…