Ho indicato come prima qualità di un buon mediatore la “presenza”.

Il mediatore, anzitutto, deve essere presente, “esserci”: ciò include la capacità di “stare nel conflitto” e di garantire, con la presenza, uno spazio e un tempo in cui le parti, e gli avvocati, possano sentirsi accolti. 

Spesso questa presenza è silenziosa: il silenzio è accoglienza, ascolto, empatia, rispetto, assenza di giudizio.