La sesta “parola della cura” che ho individuato, nella relazione avvocato-cliente, è RESPONSABILITÀ.

Avvocato e cliente, quali soggetti della relazione professionale, condividono la responsabilità della gestio­ne sinergica del pro­blema che il cliente sottopone all’avvocato. 

Nella pro­spet­tiva dell’avvocato negoziatore, infatti, il cliente è parte attiva di tutto il percorso di gestione del conflitto ed è correspon­sabile del suo andamento, oltre che dei suoi risultati: ciò significa abbandonare la visione “paternalistica” in cui l’avvocato è considerato l’erogatore di risposte e soluzioni ed il protagonista della gestione del conflitto.

La persona del cliente, pertanto, è al centro di tutto il percorso, e il focus è posto sulla realizzazione dei suoi interessi e bisogni, e non solo sull’attuazione dei suoi diritti.