Le DAT-Disposizioni Anticipate di Trattamento possono essere redatte con atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio, con scrittura privata consegnata all’Ufficio di Stato Civile del proprio Comune o presso strutture sanitarie, nelle Regioni che lo consentono. 

È importante che le DAT siano precedute da un percorso di acquisizione delle informazioni mediche e legali necessarie e di riflessione sulle proprie volontà. 

L’avvocato esperto di relazioni familiari può efficacemente assistere la persona che vuole redigere consapevolmente le proprie DAT, coordinando gli altri professionisti che possono essere di utile supporto: in particolare il medico e lo psicologo.

Il medico di medicina generale, o il medico di fiducia, o se caso il medico specialista della disciplina più appropriata secondo le condizioni della persona (oncologo, palliativista, o altri), possono aiutare a valutare analiticamente i diversi trattamenti sanitari e di sostegno vitale in modo che il disponente scelga consapevolmente quali trattamenti dovranno essere praticati o non praticati, secondo le sue volontà.

Lo psicologo può aiutare la persona a riflettere sui suoi valori, sul senso della vita e della fine della vita, in modo da favorire una consapevole decisione sui diversi aspetti da regolare nelle DAT, inclusa la scelta del fiduciario. 

L’avvocato può fornire non solo il necessario quadro normativo sulle forme, i possibili contenuti, e gli effetti delle DAT, ma anche facilitare la presa di consapevolezza della persona sui diversi profili, guidarla nella valutazione dei bisogni e nell’incontro con gli altri professionisti, assisterla nel confronto con i familiari e le altre persone care, in modo da sostenerla nell’assunzione di decisioni che potranno avere un impatto, oltre che sul disponente, sulle persone che gli stanno accanto.